Scegliere di diventare una Tagesmutter significa abbracciare una professione ricca di gratificazioni personali e di significato profondo. È un lavoro che coinvolge l’educazione e la cura di bambini in un ambiente domestico, garantendo una figura di riferimento stabile per loro durante le prime, fondamentali fasi della loro vita.
Diventare una Tagesmutter significa rispettare i tempi e l’unicità di ogni bambino, promuovendo la loro autonomia e socializzazione all’interno di un piccolo gruppo. È un lavoro che richiede dedizione, amore e un forte senso di responsabilità.
Cristina Molinaroli, Tagesmutter
Cosa ti ha spinto a scegliere questa carriera?
Sono Cristina, tagesmutter da 12 anni. Ho scelto questa carriera per il suo potenziale unico e la diversità rispetto ad altri servizi per l’infanzia, come asilo nido e sezione primavera, in cui avevo lavorato come educatrice.
Il coinvolgimento è indubbiamente maggiore in quanto, oltre ad accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita, si crea uno stretto rapporto di continuità con la famiglia basato sulla trasparenza e sulla collaborazione.
Quali sfide hai incontrato nel tuo percorso per diventare Tagesmutter?
Nei primi tempi, la principale sfida era la diffidenza delle famiglie verso un servizio poco conosciuto.
Ma non mi sono abbattuta e ho continuato investendo tempo ed energie in ciò in cui credevo. Da noi il motto è: “Piano, piano, poco a poco, la pazienza vince il gioco”. Tempi lenti, attenzione al processo più che al risultato, osservazione e ampio spazio alle esperienze sensoriali ed emozionali. Nel giro di un anno i risultati positivi sono ampiamente arrivati.
Come riesci a gestire l’equilibrio tra il tuo ruolo di Tagesmutter e la tua vita personale?
Lo spazio in cui lavoro è uno spazio “pensato” all’interno del mio contesto domiciliare ed è un punto di forza in quanto condiviso con il resto della mia famiglia che, anche se solo marginalmente, entra a far parte delle relazioni che si instaurano con il bambino e la sua famiglia.
Diventa così una comunità allargata dove ognuno porta un pezzetto di sé in un equilibrio di ruoli.
Puoi condividere un episodio che ti ha particolarmente emozionato o gratificato nel tuo lavoro?
Non riesco a visualizzarne solo uno, perché le emozioni sono il l fulcro del nostro lavoro.
Sono relazioni che continuano nel tempo, anche a distanza di anni ci sono bambine/i e ragazze/i che tornano a trovarmi da soli o con le loro famiglie, che mi cercano per condividere i loro progressi e le loro esperienze di vita. Un feedback decisamente positivo e ricaricante.
Ci sono anche parecchi episodi divertenti come ad esempio durante le uscite in quartiere, capita spesso che la gente, vedendomi con tutti i bambini, mi chieda stupita: “Sono tutti suoi?”. Alla mia risposta negativa, diventano curiosi e rimangono positivamente colpiti.
Quali consigli daresti a chiunque stia considerando di diventare Tagesmutter?
A chi sta considerando l’idea di diventare Tagesmutter consiglierei di ascoltarsi. Ognuna di noi ha dentro di sé un potenziale enorme che con questo lavoro è possibile far emergere.
Il corso per Tagesmutter è un’ottima occasione per avere una formazione completa, un vantaggioso confronto con altri vissuti e un percorso di crescita sia sotto l’aspetto professionale che umano.
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